Il mercato delle scommesse non dorme mai e non sembra conoscere crisi. Si innesca un circolo vizioso secondo il quale anche (o proprio) nei periodi di crisi economica in cui i soldi scarseggiano sono in tanti coloro che tentano la fortuna al gioco. Oggi vanno forte le slot machine e le scommesse sportive, ma il settore è in continuo divenire e si è ormai aggiornato anche all’epoca 2.0, fornendo servizi di scommessa online per tutti i gusti.
Ma oggi, come dieci o cento anni fa, esiste davvero un modo per scommettere e vincere?
Rispondere a questa domanda non è affatto facile ma in linea di massima possiamo dire che non esistono né mai sono esistiti metodi davvero sicuri per “sbancare”. Esistono delle dinamiche da poter tenere in considerazione per aumentare le probabilità di vincita, ma è quasi impossibile “campare” di scommesse. Allo stesso modo esistono tanti siti scommesse che danno consigli e suggerimenti, ma anche lì, vincere al 100% nessuno lo può garantire. Una cosa però è certa: sono in molti a provarci. Stiamo parlando infatti di un giro d’affari che si aggira attorno ai 95 miliardi all’anno.
La celebre rivista dedicata al lifestyle GQ, ha parlato recentemente del fenomeno, paragonandolo a certe dinamiche finanziarie: scommettere sarebbe un po’ come giocare in borsa, “le variabili impazzite – sostengono quelli di GQ – sono simili”.
Detto ciò, all’alba del 2017, si prospettano scenari in qualche modo fantascientifici: si inizia a parlare con insistenza, infatti, di piattaforme che – basandosi sul concetto di intelligenza artificiale – elaborano miliardi di algoritmi in tempi record.
Queste I.A. vanno ovviamente alla ricerca delle soluzioni più “gettonate”, in parte riuscendoci. La più famosa tra queste piattaforme è forse Invictus: pare che questo servizio abbia riscontrato una probabilità di successo maggiore della media teorica. Che sia questa la via – beninteso, piuttosto dispendiosa ed elitaria, al momento, per usare un eufemismo – per “fregare” il banco? Per ora scommettere e vincere può voler dire in linea di massima, beh, raccogliere (del)le briciole.